Sono a disposizione nel nostro Istituto materiali e strumenti per un utilizzo didattico sul tema “Guerra, Resistenza, Liberazione”. In questa sezione si segnalano, inoltre, le attività e le iniziative in corso promosse dall’ IFSML sull’argomento.
Testi:
AA. VV. Caduti, dispersi e vittime civili dei Comuni della Regione Friuli-Venezia Giulia nella seconda guerra mondiale,Udine, IFSML, vol. 1° (2 tomi), Provincia di Udine, 1987-1988; vol. 2°, Provincia di Pordenone, 1989; vol. 3°, Provincia di Gorizia, 1990; vol. 4° (2 tomi), Provincia di Trieste, 1991-1992.
L’opera, che è il risultato di anni di ricerche sulle fonti edite e presso numerosissimi archivi storici (Tribunali, Comuni, Distretti militari e Capitanerie di porto, Associazioni d’Arma, Ospedali, CRI. Ecc) contiene nominativi, i dati anagrafici, la professione, la condizione di militare o partigiano (con l’indicazione dell’arma e dei reparti di appartenenza) o di civile, le circostanze e la località della morte dei 26.506 residenti o domiciliati nelle province di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste, considerate negli attuali confini, caduti in guerra o per cause di guerra nel secondo conflitto mondiale. I volumi rappresentano, con la ricchezza dei dati offerti, un’ampia documentazione storica sulla seconda guerra mondiale e un indispensabile strumento di lavoro per ulteriori ricerche.
A. Buvoli- I. Domenicali, La Zona libera della Carnia e del Friuli. Estate-autunno 1944. Le radici della democrazia,Tolmezzo, IFSML e Comunità montana della Carnia, 1994.
Destinato agli studenti dei comuni facenti parte della Repubblica partigiana della Carnia e del Friuli, il fascicolo ricostruisce, con semplicità ma esaurientemente, le vicende dell’estate -autunno 1944 che interessarono appunto la Carnia e l’Alto Friuli. Nell’estate del 1944 le formazioni partigiane garibaldine e osovane diedero vita a una vasta zona libera (una quarantina di comuni con circa 90.000 residenti), nella quale, per iniziativa di Comitati di Liberazione della Carnia, del Maniaghese e dello Spilimberghese, venne costituito e operò il Governo della Zona Libera. Gli autori ricostruiscono la storia di quegli avvenimenti e si soffermano a esaminare i provvedimenti emanati da quel Governo. Quella specifica e originale esperienza, che iniziò con libere elezioni, rappresentò un importante e significativo momento di autogoverno e di democrazia diretta delle popolazioni carniche e friulane.
A. Buvoli- I. Domenicali, 1940-1945. La Seconda guerra mondiale e la Resistenza in Friuli, Udine, IFSML, 1995.
Il volume, che funge da catalogo della mostra storico-fotografica omonima, realizzata in occasione del 50° anniversario della Liberazione dall’Istituto friulano, rappresenta un approfondimento tematico e un ampliamento della stessa mostra. Il volume, costituito da oltre 130 schede tematiche e da circa 800 immagini fotografiche, è una completa ed esauriente trattazione sulla seconda guerra mondiale, nel cui contesto generale sono inserite le vicende della Resistenza italiana e di quella friulana.
Buvoli – F. Cecotti – L. Patat (a cura di) Atlante storico della Lotta di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia. Una Resistenza di confine 1943–1945, Udine 2006.
Risultato della collaborazione fra i quattro Istituti di Storia del Movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, l’opera raccoglie in maniera sistematica un insieme di saggi e di documenti fotografici e cartografici che offrono un’ immagine visiva degli avvenimenti che si sono registrati nel corso della lotta di Liberazione sul territorio regionale. L’Atlante illustra su oltre una sessantina di carte geografiche e tematiche ciò che le ricerche storiche hanno prodotto fino a oggi sulla lotta di Liberazione in Friuli e nella Venezia Giulia e si propone, per la sua valenza didattica, come un utile strumento a disposizione di quanti, docenti e studenti in primo luogo, intendano conoscere e approfondire le complesse tematiche che hanno caratterizzato le vicende storiche dei territori posti al confine orientale del Paese.
DVD disponibili sul tema “Guerra, Resistenza, Liberazione”.
“Codice Husky”. La campagna d’Italia a coloria cura di Leonardo Tiberi, Istituto Luce 2002, durata 100 minuti.
Dopo una lunga ricerca negli archivi delle forze armate americane l’Istituto Luce è entrato in possesso di una straordinaria e rarissima documentazione filmata, interamente a colori, spesso dovuta al lavoro di operatori che non appartenevano ai servizi di propaganda, quindi la testimonianza semplice e spontanea dei soldati che avevano nello zaino una cinepresa personale. Il racconto si apre con gli ultimi combattimenti in Tunisia, dove le truppe italo-tedesche oppongono una disperata resistenza all’esercito alleato. Viene poi la preparazione e il trasferimento dell’ imponente armata anglo-americana dai porti africani sino alle coste della Sicilia orientale, dove avviene lo sbarco di 160 mila uomini. Vedendo “Codice Husky” ritroviamo i volti degli italiani d’allora, scopriamo il paesaggio dell’epoca e le città della penisola come si presentarono agli occhi degli alleati. E’ una rilettura originale e moderna di una pagina drammatica della nostra storia recente, ancora oggi di bruciante attualità.
“Inside Buffalo”. La storia della 92° Divisione Buffalo nella Toscana del 1944, scritto e diretto da Fred Kuwornu, 2009.
La 92° Divisione dell’esercito americano soprannominata “Buffalo Soldiers” era un’unità composta interamente da soldati neri che combattè nel 1944 nella Linea Gotica, sulle montagne della Versilia e della Garfagnana. Nel film, i veterani americani raccontano le loro storie ricche d’ episodi toccanti legati al razzismo di un’ America che non era ancora pronta ad accoglierli come veri cittadini. Ai loro ricordi si legano le memorie dei civili e dei partigiani Toscani, che insieme ai soldati di colore, combatterono contro l’occupazione nazi-fascista. “Inside Buffalo” contiene due celebri discorsi dell’ex Presidente Bill Clinton e del Presidente Barack Obama.
“8 settembre 1943”. Un giorno nella storia. Testimonianze e Documenti, a cura del Consiglio regionale del Piemonte, Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, 2004.
“Voci della memoria. La cittadella, un racconto popolare”, di Antonella Battilani, interviste di Anna Maria Pederetti, Provincia di Modena, Istituto storico di Modena, durata 39 minuti.
Il video racconta, attraverso diverse testimonianze, molte delle quali inedite, la storia della Cittadella, una parte di Modena ora scomparsa che, nei giorni immediatamente successivi all’ 8 settembre del 1943, fu teatro della fuga, favorita dalla solidarietà degli abitanti, di centinaia di soldati italiani imprigionati dai tedeschi nel Baluardo. A partire da tale episodio il documentario si diffonde sulla vita dell’agglomerato tra la fine del secondo conflitto mondiale e il lungo dopoguerra, illustrando un significativo, ma misconosciuto, capitolo della vicenda della ricostruzione del capoluogo.
“La memoria della Resistenza tra Arzino, Lago e Tagliamento”, a cura di Auser- risorse Anziani- Friuli Venezia Giulia.
“Partigiani del Baldo, la Brigata Avesani”, di Gianluigi Miele, Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, 2006, durata 55 minuti.
Nel luglio del 1944 sei partigiani della Divisione “A. Garemi” che operava nel vicentino vennero inviati sul monte Baldo per portare la lotta di liberazione nel cuore della RSI e sabotare le vie di comunicazione che univano l’Italia alla Germania. Ai sei combattenti si unirono molti giovani sbandati che si erano rifugiati in montagna per non servire i nazifascisti. Si formò ben presto una brigata e poi una divisione con oltre 350 uomini. Fu intitolata a Vittorio Avesani, un giovane studente partigiano morto in un conflitto a fuoco. L’ “Avesani”divenne la formazione militare aderente al CLNP più attiva del veronese. Il film attraverso interviste con i protagonisti, foto e film dell’epoca, racconta la storia dell’ “Avesani” inserita nei luoghi dove avvennero i fatti.
. “Dalle montagne al mare. La resistenza in Liguria”, di Primo Giroldini, Regione Liguria, Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell’ Età contemporanea, 2011, durata 124 minuti.
Quattro documentari: a) “Così si resisteva: Genova” (durata 50 minuti); b) “La scelta: Resistenti nella provincia della Spezia” (durata 27 minuti); c) “Sciopero: Savona 1 marzo 1944”; d) “Guerra ai civili : Testico 15 aprile 1945” (durata 20 minuti). Introduzione al progetto del Senatore Raimondo Ricci, Presidente dell’ ILSREC (durata 4 minuti).
“Eppur bisogna andar…la resistenza veronese raccontata dai protagonisti”, di Gianluigi Miele, Comune di Verona, Istituto di storia della Resistenza di Verona, 2005, durata 72 minuti.
Nel documentario i protagonisti della guerra partigiana nella provincia di Verona raccontano le esperienze avvenute in condizioni estremamente difficili contro un nemico di gran lunga superiore per uomini e mezzi, e le motivazioni che sorressero il loro impegno.
“Fabbriche e Resistenza a Torino. Lucento/ Madonna di Campagna”, a cura del Consiglio regionale del Piemonte, Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, 2010, durata 50 minuti.
La resistenza in città, la Resistenza in un’area di Torino, nelle fabbriche di Lucento- Madonna di campagna, la Savigliano, la Michelin, la Fiat Ferriere, la Superga, la Elli Zerboni, la Paracchi, la Mazzonis e tante altre, di cui oggi non c’è più traccia. Gli operai delle Sap, le donne dei Gruppi di difesa della donna, i giovani del fronte della gioventù in un viaggio a ritroso nel tempo. Un confronto fra la morfologia urbana di oggi e i ricordi di chi visse ne tempo della guerra, dei grandi bombardamenti, degli scioperi operai.
“Storia e storie tra memoria e territorio”, a cura della Provincia di Torino e dell’Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, 2 DVD.
1 DVD: “Piano Audi: la scelta dei militari”; “Da Torino alla Valle di Susa”; “Autunno 1944: passaggio in Francia”; Era il momento delle scelte; I caduti. Il cimitero monumentale di Torino; I ragazzi della Barca.
2 DVD: Il Distretto partigiano di Mezzenile; la Ca’ D’ Rolandin: Lanzo; Valli di Lanzo: territorio partigiano; la corvee partigiana; rastrellamenti in Val Sangone; i nostri confini; le tipografie partigiane.
“Udine nella memoria-1945. Da Porzus a Bosco Romagno. L’eccidio alle malghe di TopliUork”, conferenza a cura di Paolo Strazzolini dell’Università degli Studi di Udine, Comune di Udine, Comune di Attimis.
La trattazione ricostruisce con rigore storiografico la sequenza degli eventi, gli antefatti, i retroscena, le azioni e i destini dei vari personaggi della vicenda. Sarà un’occasione di conoscenza dei fatti e degli avvenimenti che sono accaduti nelle zone del Friuli; la ricostruzione è arricchita dalla proiezione di immagini utili a migliorare la comprensione degli eventi analizzati.
“La Liberazione del Friuli 1943-1945.Una guerra per la democrazia”, di Enrico Folisi, Gaspari editore.
Partendo dalle immagini cinematografiche originali della liberazione di Udine, attraverso una serie di flash back, si crea un percorso multimediale con le vicende delle formazioni garibaldine e osovare. Sono illustrate le caratteristiche della guerra partigiana e le esperienze delle zone libere del Friuli orientale e della Carnia; è ricordata la presenza in Friuli di decine di migliaia di cosacchi e caucasici. Oltre a rari filmati, il DVD contiene, quali contributi, un’ora di interviste a personaggi storici come Mario Lizzero, don Aldo Moretti, Rosina Cantoni e Gian Paolo Gallo in cui vengono trattati in prima persona aspetti determinanti per la guerra partigiana friulana: le peculiarità delle formazioni garibaldine e osovane, l’apporto delle donne, i fatti di Porzus.
“Quel 30 aprile 1945 a Trieste”, di Paolo Forti, testo di Roberto Spazzali, Associazione Volontari della Libertà di Trieste, 2005, durata 60 minuti.
Le memorie di alcuni combattenti della Resistenza italiana nell’insurrezione della città di Trieste contro l’occupazione tedesca, coordinate dallo storico Roberto Spazzali. Viene ripercorsa la successione storica degli avvenimenti che hanno caratterizzato quel 30 aprile 1945 a Trieste. Le testimonianze sono state raccolte negli stessi luoghi dove gli intervistati si sono battuti e hanno contribuito a sottolineare l’italianità della città.
“War News. La Liberazione della Provincia di Siena nei filmati dei reporter militari alleati”, di Giulietto Betti, Claudio Biscarini, Silvia Folchi, Istituto Storico della Resistenza Senese, 2006, durata 52 minuti.
Indice: “Target Siena”; Monte Amiata e Chiusi; Brigate Partigiane; Buonconvento; Siena, 3 luglio 1944; Verso Nord: Colle Val D’Elsa; Siena, 14 luglio 1944; Poggibonsi e Radda.
“Il dolore dei poeti. Corrado Govoni per Aladino, Nino Costa per Mario, Pier Paolo Pasolini per Guido”, a cura del Consiglio regionale del Piemonte, Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, 2005.
E’ attraverso tre poeti e i loro versi che l’opera affronta alcuni momenti drammaticamente emblematici della resistenza in Italia. La Resistenza a Roma e la sua pagina più tragica, l’eccidio delle Fosse Ardeatine, la battaglia del Génévris aad alta quota sulle Alpi piemontesi, fra Val Chisone e Val di Susa, nel corso di uno dei grandi rastrellamenti nazifascisti dell’estate del 1944, l’uccisione a Porzus di partigiani osovani per mano di altri partigiani nel quadro complesso della resistenza in Friuli sono evocate a partire dalle poesie di Corrado Govoni, Nino Costa e Pier Paolo Pasolini. Per ognuno dei tre poesti il confrontoi con tali eventi è segnato da un terribile lutto: Govoni perde nell’eccidio delle Ardeatine il figlio Aladino; Mario Costa, figlio di Nino, cade eroicamente nella battaglia del Génévris; Guido Pasolini, fratello del poeta Pier Paolo, viene ucciso a Porzus. Nella loro poesia s’intrecciano pertanto la dimensione storica degli eventi e quella di privatissime lacerazioni interiori, che la parola poetica modula e fonde.
Corso di formazione su Fascismo, Guerra e Resistenza
“CONOSCERE PER RESISTERE” a cura di: ANPI, ANED, Istituto friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, di Udine
P r o g r a m m a
Lunedì 19 novembre 2012
1. IL FASCISMO
Lunedì 3 dicembre 2012
2. L’ANTIFASCISMO IN ITALIA E IN FRIULI
Lunedì 17 dicembre 2012
3. LA SECONDA GUERRA MONDIALE.
Lunedì 7 gennaio 2013
4. L’8 SETTEMBRE 1943
Lunedì 21 gennaio 2013
5. ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DEL MOVIMENTO PARTIGIANO IN FRIULI
Lunedì 4 febbraio 2013
6. LA GRANDE ESTATE PARTIGIANA
Lunedì 18 febbraio 2013
7 . LA REPRESSIONE NAZISTA
Lunedì 4 marzo 2013
8. LA PARTECIPAZIONE DELLE DONNE AL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE
Lunedì 18 marzo 2013
9. LA QUESTIONE NAZIONALE E L’ECCIDIO DI PORZÛS
Lunedì 25 marzo 2013
10. LA LIBERAZIONE: I PIANI INSURREZIONALI
Progetto
1944. La repubblica Partigiana della Carnia. Le radici della Libertà e della Democrazia.
La Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli fu forse la più importante, oltre che la più vasta, tra le repubbliche partigiane sorte in Italia nel 1944. Grazie al contributo di tutte le forze politiche della Resistenza vi si sperimentò un eccezionale spazio di libertà e partecipazione popolare, dando una prima forma ad alcune delle future conquiste dell’Italia democratica. Nell’estate-autunno del 1944, nel momento più drammatico della guerra, in un territorio di fatto annesso al 3° Reich e comprendente 35 comuni interamente e 6 parzialmente liberati e circa 90 mila abitanti, la gente della Carnia e delle Prealpi friulane fu capace di scrivere una delle più alte pagine della storia della democrazia italiana, dimostrando la capacità di darsi liberi ordinamenti democratici. La costituzione e del governo provvisorio della Zona Libera della Carnia e dell’Alto Friuli, annunciato dal “Manifesto” del 26 settembre 1944, permise non solo di dare una risposta ai bisogni della vita corrente della popolazione nelle sue più elementari esigenze, ma anche l’attuazione di una vera e propria attività costituente che preluse ad alcuni principi fondamentali della futura organizzazione statale e della Costituzione italiana.
Testo : A. Buvoli,La Repubblica partigiana della Carnia e del Friuli in Antifascismo e Resistenza nel FriuliOccidentale. Contributi, Edizioni della Provincia di Pordenone, Pordenone 1985, pp. 139-148. (PDF)
Convegno internazionale di studi storici – Udine e Ampezzo, 23-24 settembre 2011.
“1944. Una lotta per la libertà e la democrazia. La repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli nel contesto italiano ed europeo”.
Prima sessione. Le repubbliche partigiane e i movimenti di resistenza in Europa.
Seconda sessione. Le zone libere italiane: partigiani e popolazione tra nazifascismo e
libertà.
Terza sessione. Nuovi documenti e nuove prospettive per la storia della Repubblica della Carnia e dell’Alto Friuli.
Gli interventi del Convegno sono stati pubblicati nel volume:
Buvoli, G. Corni, L. Ganapini, A. Zannini (a cura di), La Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli. Una lotta per la libertà e la democrazia, Bologna, Il Mulino, 2013.
“Le radici del futuro. La Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli” a cura di Alberto Buvoli, Flavio Fabbroni e Monica Emmanuelli.
“Repubblica della Carnia. Le radici della libertà e della democrazia”
“Carnia 1944. Un’estate di libertà” di Marco Rossitti, 2012, durata 48 minuti.
Carnia 1944. Un’estate di libertà, il film del regista Marco Rossitti, è dedicato alla straordinaria storia della repubblica della Carnia e dell’Alto Friuli per fare memoria e approfondire ciò che accadde nel 1944, quando per alcuni mesi una quarantina di Comuni friulani e veneti furono liberati dall’occupazione nazi-fascista. In quella zona si costituì una Repubblica partigiana comprendente tutte le forze politiche democratiche nella quale si sperimentò un eccezionale spazio di libertà e partecipazione popolare che anticipò alcune delle conquiste dell’Italia repubblicana. Non un semplice documentario, ma una fiction per far conoscere ai giovani l’epopea della Repubblica Libera della Carnia Il film del regista Marco Rossitti, nato da un’idea di Giovanni Spangaro “Terribile”, è promosso dall’Università di Udine, dalla regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dall’Istituto Friulano per la storia del movimento di liberazione (consulenza storica di Alberto Buvoli e Flavio Fabbroni).
Sono a disposizione nel nostro Istituto testi per un utilizzo didattico sul tema “Repubblica Partigiana della Carnia”.
G. Angeli, N. Candotti, Carnia Libera. La Repubblica partigiana del Friuli (estate-autunno 1944), Udine, IFSML, 1971.
“La Repubblica Partigiana della Carnia e del Friuli”, numero monografico di “Storia contemporanea in Friuli”, n°15, anno XIV, IFSML, 1984.